Inauguriamo oggi la rubrica RACCONTI, un viaggio tra le parole e le opere degli artisti della Contraccademia, collettivo di artisti nato a Bari, su iniziativa di Bibart Biennale Internazionale d’Arte di Bari, e che svolge le attività presso la Chiesa di Santa Teresa dei Maschi, a Bari Vecchia.
La prima artista che abbiamo intervistato è Marialuisa Sabato, pittrice, illustratrice e scrittrice di libri per bambini e ragazzi. Numerose le rassegne espositive a cui ha partecipato in Italia e all’estero. Ha esposto a New York, Londra, Basilea, Stoccarda, Berlino, in Giappone, a Innsbruck e nella cittadina provenzale di St.Paul de Vence.
Le sue opere sono esposte attualmente a Santa Teresa dei Maschi, galleria/laboratorio permanente della Contraccademia. La Galleria permanente è aperta dal martedì al venerdì dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30 e il sabato dalle ore 16.00 alle ore 20.00. L’ingresso gratuito.
A pochi mesi dalla nascita della Contraccademia, Marialuisa ci racconta la sua personale esperienza e ci descrive cosa si prova nel ritrovarsi a dipingere insieme ad altri artisti in una Chiesa barocca, abbandonando la dimensione solitaria e privata del suo studio di lavoro: “un’esperienza unica, trascendentale“.
In questi mesi dipingere a Santa Teresa, confrontandosi con altri artisti, ha influenzato completamente la pittura di Marialuisa e tutto questo è ben visibile già dal colore usato. Prima di porle alcune domande per conoscerla meglio, ecco un piccolo viaggio nella sua pittura.
Alcune opere dipinte nello studio personale:
Alcune opere dipinte a Santa Teresa dei Maschi:
Ciao Marialuisa, da dove nasce il tuo amore per l’Arte e da cosa trai ispirazione?
Emozione. La parola giusta è emozione. Descrivere la mia passione per l’arte è impossibile quasi quanto saper esattamente descrivere e definire una emozione. Quando ci emozioniamo proviamo un miscuglio indecifrabile di sensazioni. Ci sentiamo inebriati, euforici e la vita appare decisamente più luminosa… ma non possiamo davvero descrivere ogni singola sensazione… ogni piccola vibrazione del cuore. Tralasceremmo sempre qualcosa, sentiremmo la nostra descrizione incompleta… non troveremmo parole sufficientemente adeguate… perché VIVERE una sensazione è l’unica cosa che conta. Ecco… la mia arte nasce e viene ispirata da questo inafferrabile e indomabile vortice di sentimenti. Ci tengo moltissimo a sottolineare che la mia passione per l’arte è dolorosa, tutte le passioni lo sono. Quando creo sto male. Ma di questo male… non posso fare assolutamente a meno.
Che lingua parla la tua Arte?
Sono stata per anni alla ricerca di un linguaggio che fosse universale, un esperanto perfetto che potesse portare il mio messaggio artistico nel cuore di tutti. Ma non esiste un linguaggio davvero universale perché il condizionamento personale, l’esperienza assolutamente unica della vita di ogni uomo, modifica la visione delle cose e, quindi, anche dell’arte. Pertanto adesso sono aperta ad ogni interpretazione. Io parlo… comunico attraverso il mio lavoro… affondando il pennello nel cuore e riversando completamente la mia anima sulla tela, in seguito chi osserva, chi posa lo sguardo sul mio lavoro mi racconta ciò che vede… e spesso mi lascia estasiata e incredula, perché sa capire ciò che neanche io immaginavo potesse essere “nascosto” nei meandri della mia mente.
A cosa stai lavorando in questo periodo e cosa stai progettando?
Sto progettando un nuovo ciclo di opere, nelle quali fondere due aspetti completamente diversi… direi quasi opposti della mia personalità. E’ difficilissimo, ma le sfide più dure mi hanno portato a produrre le opere più importanti della mia carriera artistica…. quindi…. sono speranzosa!
Ci racconti del tuo rapporto con Santa Teresa dei Maschi e con la Contraccademia?
Il rapporto con Santa Teresa dei Maschi e con la Contraccademia è complesso. Da un lato c’è la meraviglia di una esperienza assolutamente unica, arricchente, avvolgente. D’altro canto è difficilissimo lasciare il proprio studio per lavorare… la necessaria meditazione prima di una pennellata, di un tocco di colore. Ma è proprio nel momento in cui sento sulla mia pelle queste difficoltà, che il pennello affonda nel colore e vien fuori qualcosa che rappresenta non l’artista…. ma gli artisti; non IO… ma NOI….
Come ti sta influenzando artisticamente lavorare insieme e dipingere in una chiesa?
Santa Teresa dei Maschi è BELLISSIMA! Inizialmente ho provato un certo reverenziale timore nel lavorare in questo luogo sacro… ma poi mi sono confortata ricordando le meravigliose parole dedicate a noi artisti da papa Giovanni Paolo II: “Nessuno meglio di voi artisti, geniali costruttori di bellezza, può intuire qualcosa del pathos con cui Dio, all’alba della creazione, guardò all’opera delle sue mani”. Quale luogo migliore, quindi, di questa splendida chiesa, per realizzare le proprie opere d’arte? Lavorare fianco a fianco con altri artisti, raccontare la propria progettualità momento dopo momento, chiedere e dare consigli, confrontarsi con mezzi espressivi completamente diversi dai tuoi, significa METTERSI IN GIOCO. Dalla condivisione nascono sentimenti meravigliosi oltreché, ovviamente, amicizia. Ed il profondo rispetto per il lavoro degli altri, la comprensione di un pensiero diverso… magari opposto al tuo, ma che porta, “CON IL TUO” ad un senso di soddisfacente completezza.
Cosa significa essere artista al giorno d’oggi?
Sono fortunata. Tanto. Fare l’artista è un privilegio. Farlo a tempo pieno, come unica scelta di vita, come nel mio caso, è cosa davvero rara. Mi piace ciò che provo quando dipingo. Mi piace comunicare attraverso la mia arte. Mi piace guardare il volto di chi osserva le mie opere…. e leggervi emozioni. Lavoro in questo campo da più di vent’anni ormai e ho vissuto una marea di esperienze artistiche diverse, tantissime meravigliose. Purtroppo mi è capitato anche di trovare, in questo lungo cammino, gente che non rispettasse il mio duro lavoro. Questo non lo ammetto. Il rispetto, come artista, come donna… lo regalo a piene mani ed è l’unica cosa che pretendo in cambio. Per fortuna ho incontrato anche tante persone splendide, amanti veri dell’arte, gente comune che dice di non capire nulla di arte e poi ti lascia a bocca aperta perché legge le tue opere meglio di te e, soprattutto, tanti artisti davvero eccelsi, che hanno portato grande arricchimento alla mia esistenza d’artista.
Arte e social: come utilizzi il web per raccontare la tua arte?
Nel rispondere a questa domanda voglio tralasciare completamente quelli che sono, inevitabilmente, gli aspetti negativi della nostra presenza sui social. I social servono, per diffondere. Per comunicare ancor meglio. Danno la possibilità di spiegare. Di scrivere. Di raccontare. E di interagire con tutti i fruitori. INSTAGRAM mi piace moltissimo. Sono in contatto con artisti di ogni parte del mondo… è bellissimo! E poi mi piace che si abbia la possibilità, andando sul il mio profilo, di avere una visione d’insieme del mio lavoro. Una mini personale alla portata di tutti! Splendido!
BIOGRAFIA
Marialuisa Sabato, nata a Bari il 10/08/1968, si è diplomata in Pittura nel 1994 presso l’Accademia Belle Arti della sua città. È pittrice, illustratrice e scrittrice di libri per bambini e ragazzi e ha partecipato a numerose rassegne espositive in Italia e all’estero. Ha esposto a New York, Londra, Basilea, Stoccarda, Berlino, in Giappone, a Innsbruck e nella cittadina provenzale di St.Paul deVence. Tra le esposizioni museali vi sono: il MAUI di Teano; il Museo Casa Natale di Cesare Pavese a Santo Stefano Belbo (CN); il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure (AL); il MAGMA nei pressi di Caserta e il Museo di Storia Naturale di Tirana. Le sue opere sono in permanenza nel Museo di Cuccaro Monferrato (AL), dedicato a Cristoforo Colombo e nel nascente Museo d’Arte Moderna del Comune di Orsara di Puglia (FG). E sono numerose le esposizioni personali e collettive in Gallerie d’Arte Nazionali (come ad esempio la Galleria Mentana di Firenze, la Galleria Centroartemoderna di Pisa, la Galleria 18 di Bologna, la Galleria Calcagno a Venezia… solo per citarne alcune) e in Sedi Istituzionali. Tra queste ultime: la Fondazione Marazza di Borgomanero, dove è stata invitata ad esporre le sue opere ed è stata premiata due volte con le sue filastrocche; il Palagio di Parte Guelfa a Firenze; Palazzo Rospigliosi a Zagarolo, in Provincia di Roma; Villa Serra in Comago Sant’Olcese (Genova), il Palazzo dei Congressi a Salsomaggiore Terme; Il Palazzo Spinola di San Luca a Genova e poi ancora nell’Auditorium Diocesano della Vallisa a Bari e a Ferrara,Roma, Milano, Messina, Taormina, Bagheria, Torino… A Nizza Monferrato, nel 2008, si è classificata al primo posto al Premio Internazionale di Pittura “Barberart” e nel 2011 ha vinto il Premio Letterario “AlberoAndronico” a Roma. Nel 2018 ha ottenuto la Menzione di Merito al Premio d’Arte “Energie vitali…” organizzato dall’Associazione “Il Golfo” nella splendida cornice dell’Ex ospedale di San Rocco a Matera e la Menzione d’Onore, per la sezione arte figurativa, alla V edizione del Premio Internazionale di Pittura “NOTTI SACRE D’ARTE 2018” in Santa Teresa dei Maschi a Bari dove è attualmente in esposizione con il progetto “Contraccademia”, sotto la direzione artistica di Miguel Gomez.
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