A Bari un gruppo artistico indipendente, autogestito e inclusivo.
Tra gli artisti che hanno aderito al gruppo artistico indipendente della Contraccademia c’è Cesare Cassone, di Castellaneta (Taranto).
Giovane, autodidatta, dal 1966 dipinge le prime opere rappresentando luci e colori della natura e dei paesaggi della sua terra (perseguendo anche da Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, dal 1973, a coltivare la passione per la pittura), producendo una serie di opere (ad olio e a gessetti), fino al 1983. In congedo dal 2005, con grado di Generale, ha ripreso a dipingere. Dal 2006 ha organizzato mostre personali e partecipato a collettive ed altri eventi, in Italia e all’estero. E’ stato recensito da “La Repubblica”, “La Gazzetta del Mezzogiorno”, “Il Quotidiano di Bari”, “Il Corriere dell’Arte”, La Rivista “BOE’”, “Punto d’Incontro” e riportato nei Cataloghi Annuali de “I Grandi Maestri” 2007 e “L’Elite New”2008. Dal 2006 ho organizzato alcune mostre personali e partecipato a collettive ed altri eventi, in Italia e all’estero.
Prima di porgli alcune domande per conoscerlo meglio, ecco un piccolo viaggio nella sua pittura:
Ciao Cesare! Parlaci un po’ di te: da dove nasce la tua passione per l’arte e cosa ti ispira?
Per quanto concerne la mia passione per l’arte ed in particolare per la pittura, preciso che questo mio interesse può suddividersi in due periodi.
Nel primo, che risale agli anni ‘60 e si è protratto fino al 1983, sui soggetti della mia pittura (ad olio e gessetti) hanno avuto grande influenza la vita all’aperto, libera, ma anche ricca di dialoghi e riflessioni con i coetanei, i paesaggi, gli alberi ed i colori quotidianamente vissuti nel periodo della giovinezza, il contatto quasi “materno” e viscerale con la natura, l’alternarsi delle stagioni, in un piccolo centro collinare. Il secondo periodo, iniziato ai primi del 2006, è stato sorretto ed ispirato dalle ricerca del passato, rivisitazioni delle sensazioni spontanee, giovanili, ricerca di un nuovo modo di rivivere e rappresentare, in chiave più moderna e “matura”, la realtà della natura che ci circonda, da tempo sottoposta alle continue “violenze” dettate dalle esigenze consumistiche moderne, al degrado paesaggistico ed ecologico, ad una frequente “sofisticazione” della sua “essenza” e della sua “forza” vitale, che, ciò nonostante, ogni anno si rinnova, forte, maestosa, invasiva e soprattutto colorata. Nel corso degli ultimi anni, si sono però aggiunti altri temi, tra cui alcuni di carattere espressamente sociale. Comunque, in questa seconda fase della mia attività, in cui il tempo “abbonda”, le motivazioni a dipingere sorgono soprattutto dal riaffiorare dei problemi di sempre, anche quelli lasciati per anni temporaneamente “sospesi”, e soprattutto i ricordi, in specie quelli della gioventù, risvegliando esigenze dello spirito e della mente temporaneamente sopite, quali quella della esternazione della propria interiorità, attraverso il meraviglioso mondo dei colori. Inoltre, in riferimento alla creatività di ogni artista, le mie opere sono il frutto di una libera e personale interpretazione e rappresentazione dei “fatti” della vita, delle problematiche sociali, etniche, religiose, degli effetti della “globalizzazione”, soprattutto finanziaria ed economica, della costante evoluzione dei differenti popoli, soprattutto i meno evoluti e più poveri che, tramite i mezzi di comunicazione odierni (in particolare la “rete”) percepiscono altre forme di vita sociale più adatte alle proprie esigenze di civiltà e progresso, finalizzate ad una complessiva e migliore qualità della vita. Per quanto attiene al momento in cui si deve dare espressione a questo tipo di arte, cioè se si abbia un’idea ben precisa o si lasci che la mano agisca da sé in maniera del tutto istintiva, ritengo che, in generale, ogni “creativo”, in qualunque arte visiva operi, sia dotato più di altri di una particolare sensibilità, un’anima vivace, curiosa, pronta ad afferrare un’idea, un concetto, una nuova suggestione sensoriale, attivandone un’elaborazione col pensiero razionale e i sentimenti dell’anima, dando vita ad un’opera.
Che lingua parla la tua Arte?
Il messaggio che intendo offrire all’osservatore con la mia pittura espressionista astratta è un’interpretazione e conseguente rappresentazione di emozioni della vita e tutto ciò è possibile perché amo molto i colori. Un noto critico, in occasione della mia prima mostra, scrisse “Di certo Cesare Cassone è un “colorista” ed il senso del colore fa parte del suo DNA creativo da sempre”. Si, mi ritrovo in questo giudizio. Infatti i colori – e quindi la mia pittura colorata e segnica – sono per me un fantastico mezzo di comunicazione sociale, al pari delle altre “arti visive” ed di ogni altro strumento realizzato dall’uomo per ampliare la coscienza di sé e delle sue personali esigenze e potenzialità. Infatti essi consentono di poter interagire con gli altri esseri umani ed il mondo intero, e rappresentano un’indispensabile e affascinate “chiave” che consente di manifestarmi e – tramite l’opera – svelarmi agli altri, riscoprirmi continuamente, rigenerarmi, creare un flusso emozionale che da me “transita” all’attento osservatore.
Qual è il rapporto con Santa Teresa dei Maschi e con la Contraccademia?
Com’è noto la Chiesa di Santa Teresa dei Maschi, che è sede della Biennale di Bari Bibart è oggi anche la sede della nostra “Contraccademia”, galleria e residenza artistica. Il mio rapporto con il creatore e responsabile di queste nuove attività artistiche in Bari, Michele Loiacono, risale a lunga data. E, così come esso è stato alimentato da reciproca stima e considerazione, secondo me, tale sentimento fondamentale, per chi si approccia a far parte di questo nuovo progetto culturale, si trasferisce quasi automaticamente alla nuova stupenda e artistica sede, quale è la Chiesa di Santa Teresa de’ Maschi, e soprattutto si estende agli altri artisti facenti parte!
Come utilizzi i social per raccontare la tua arte?
Dal 2005, al termine della mia attività lavorativa, ho avuto la possibilità di entrare e partecipare abbastanza attivamente, nel mondo del web e dei social. Infatti, sono presente su Facebook, (dove, oltre la mia pagina, ho creato un gruppo “Gli amici di Cesare Cassone”), su Instagram, e su numerosi portali d’arte, tra i quali Artmajeur, Artlynow, IOArte, Premio Celeste, Pittura e Dintorni, WebArtGallery e altri. Sono inoltre presente su “YouTube”, con numerosi video concernenti i miei dipinti e le mostre.
In conclusione, per il futuro mi pongo sostanzialmente due traguardi: il primo, continuare ad impegnare me stesso in questa “passione” rigenerante, allegra, intensa e costruttiva; il secondo, contribuire – fin dove è possibile – a lasciare, con qualche mio dipinto, una piacevole traccia del mio “passaggio” su questo pianeta!