Il recital-concerto I suoni, la mente, la musica, ispirato all’opera di Oliver Sacks e realizzato in collaborazione con il Festival Time Zones, segna alla Vallisa di Bari la ripresa dell’attività della compagnia Diaghilev, dopo la pausa per l’emergenza Covid. Dal 3 ottobre 2020 al 23 maggio 2021, tra le millenarie pietre dell’Auditorium del borgo antico, si dispiegherà un fitto calendario di appuntamenti di “Teatro-Studio”, attraversando generi e argomenti differenti e affrontando autori di grande rilievo nel panorama della letteratura di tutti i tempi.
Tredici titoli, tra novità e riprese, per oltre 170 repliche, e tre spettacoli riservati ai bambini e alle famiglie, tutti prodotti dalla Diaghilev,
costituiscono il variegato cartellone in cui confluiscono molteplici stimoli, esperienze e linguaggi espressivi.
Minimo comune denominatore l’esigenza di riportare il teatro alla sua naturale essenza, ponendo in risalto la centralità della parola e il ruolo dell’attore, quale mediatore tra il pensiero dell’autore e lo spettatore. “Teatro-Studio”, appunto, per sviluppare una ricerca sul senso più profondo della funzione di un teatro che, senza artificiose sovrapposizioni, sappia restituirci il piacere dell’ascolto e la bellezza di un testo in tutta la sua forza di fascinazione.
Ad aprire la stagione (3-4-7-8-10-11-12 ottobre) il lavoro dedicato a Musicofilia, la raccolta di saggi del celebre neuropsichiatra americano Oliver Sacks. Un viaggio nella psiche umana, in quei territori sconosciuti dove la mente “pensa” tramite i suoni. In scena Paolo Panaro, che cura anche la regia, insieme agli attori Alessandro Epifani, Francesco Lamacchia, Altea Chionna e ai musicisti Luigi Morleo (percussioni) e Mattia Morleo (pianoforte). Proposto d’intesa con Time Zones, I suoni, la mente, la musica è diviso in sette tappe, presentando ogni giorno situazioni letterarie e musicali diverse: “Fissazioni musicali”, “Fulminati dalla musica”, “Allucinazioni sonore”, “Amusia e disarmonia”, “Musica, follia e melanconia”, “Musica e cecità”, “L’orecchio assoluto”.
Seguiranno gli itinerari tra le pagine di due straordinari scrittori che hanno accompagnato, con la loro pungente ironia, i cambiamenti sociali della più recente storia di Italia, rimarcando, nello stesso tempo, l’eternità e l’universalità delle debolezze dell’uomo: Aldo Nicolaj e Achille Campanile.
Ritratti: il teatro di Aldo Nicolaj riscopre alcuni tra i racconti più divertenti dell’autore piemontese, raccolti in tre distinti spettacoli (Amori impossibili, Le intellettuali, Fissazion sentimentali) che saranno rappresentati, in successione alternata dal 14 ottobre al 1 novembre.
Achille Campanile, il teatro e l’umorismo, è, invece, composto da due spettacoli separati (L’occasione e La fuga) che si susseguiranno dal 3 al 22 novembre. Entrambi i progetti produttivi sono diretti e interpretati da Paolo Panaro, affiancato dagli attori della compagnia Diaghilev: Altea Chionna, Deianira Dragone, Elisabetta Aloia, Tiziana Manfredi, Francesco Lamacchia, Alessandro Epifani, Mario Lasorella, Carlo D’Ursi.
Chiude la prima parte del programma Virginio Gazzolo, riconosciuto protagonista del teatro italiano, con L’ultimo discorso di Pitagora (dal 25 al 29 novembre), una favola sul leggendario matematico, di cui si hanno notizie incerte e contradditorie e si dubita, perfino, che sia mai esistito.
Nella seconda parte, la compagnia Diaghilev sarà impegnata nella ripresa di due precedenti allestimenti: L’uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello (dal 12 al 30 gennaio) e Le smanie per la villeggiatura di Carlo Goldoni (dal 13 al 25 aprile). Previste anche due nuove produzioni tratte da altrettanti celebri classici con l’adattamento drammaturgico di Riccardo Spagnulo: Il Misantropo di Molière per la regia di Davide Gasparro (dal 2 al 21 febbraio) e Otello di Shakespeare (dal 9 al 28 marzo).
La rassegna è impreziosita dai Virtuosi di San Martino, artefici di una esilarante forma di teatro musicale dai toni sarcastici e surreali, che presenteranno Totò, che tragedia! (9 e 10 gennaio) e Nel nome di Ciccio (6 e 7 marzo), con cui rendono omaggio, secondo gli irresistibili codici comici dell’avanspettacolo, a due principi della risata: Antonio De Curtis e Nino Taranto.
Di rilevante interesse la partecipazione di Massimo Verdastro, tra i più apprezzati artisti della scena contemporanea, con Eros e Priapo di Carlo Emilio Gadda (10 e 11 aprile) e il ritorno di Virginio Gazzolo con Ulisseide da Omero e Dante (15 e 16 maggio).
In chiusura, dal 18 al 23 maggio, Paolo Panaro riaccenderà la sua passione per Marcel Proust, recuperando la trilogia estrapolata dalla Recherche: Un amore di Swann, Il tempo perduto, Il tempo ritrovato.
Per i bambini e le famiglie, in orario pomeridiano (calendario da definire): Don Chisciotte, l’ultima avventura e L’ultimo Natale del lupo scritti e diretti da Damiano Nirchio e Cenerentola nella versione curata da Deianira Dragone.
I posti della Vallisa sono stati ridotti nel rispetto delle misure di protezione. Pertanto, è opportuna la prenotazione 3331260425.
OTTOBRE 2020/MAGGIO La compagnia teatrale Cento Diaghilev in Vallisa.
Gepostet von Compagnia Diaghilev am Donnerstag, 17. September 2020